La risposta alle domande di questi tempi non è l’antipolitica, ma la Buona Politica.
Così Alessandro Tambellini, anche ieri, di fronte alla platea attenta e partecipe del Cinema Astra in occasione dell’incontro col nostro segretario nazionale Pierluigi Bersani. E la Buona Politica è nelle scelte, magari scomode, ma oneste. Come la sobrietà nel portare avanti una vivace campagna elettorale senza “imbrattare” la città di vistosi (e costosi!) manifesti ammiccanti tipici di un modo populista e qualunquista di fare politica (che poi di Politica e di Fare non ha niente). “Poco da tanti”, al fine di coltivare i semi di un reale cambiamento e sciogliere le decisioni future da qualsiasi possibilità di vassallaggio che il più usato “tanto da pochi” comporta.
“Dopo aver sperimentato la favola populista in tutte le sue salse” abbiamo la possibilità di ripartire, dalle Persone. Da quelle che, sebbene stanche, credono che sì, si può. Si può pensare un’altra storia, si può restituire significato alle parole, si può sfamare questo bisogno maltrattato di fare comunità. “La linfa della buona Politica viene su dal territorio”. Ci spendiamo noi. Oggi coloriamo le nostre finestre di arancione, lasciamo che dai nostri balconi le bandiere per Alessandro Tambellini parlino. Mosse dal vento de “la primavera prossima”, discrete e al tempo stesso “rivoluzionarie”. Senza far chiasso, siano loro a riflettere di casa in casa, come in un ininterrotto gioco di sguardi complici, le gradazioni di un risveglio civile che Lucca merita ed è arrivato il momento che pretenda.
* La locuzione latina (da molti uno) è uno dei motti scritti nella sala consiliare di Palazzo Santini.