• Annunci vs programmazione: il caso della rotonda (che non c’è) di via Salicchi

    Lo scorso 30 dicembre, nella conferenza stampa di fine anno, l’amministrazione, novizia, si lanciava in roboanti annunci. Sulla stampa leggevamo addirittura che “i lavori per la rotonda di via Salicchi sarebbero stati conclusi entro la fine del 2023” (sic!).

    Sarà stato il giornalista preso da una folata di entusiasmo per la nuova giunta? Fatto è che da gennaio ad oggi di progetti di rotonde non se ne sono visti, né la commissione competente è stata messa al corrente di alcunché. Auspichiamo almeno che sia stata confermata la collaborazione con l’Università di Pisa per elaborare insieme agli uffici tecnici la migliore soluzione progettuale possibile che non pensiamo proprio sia quella presentata a fine 2022.

    Sia chiaro che per la progettazione e conseguente realizzazione di quelle opere ritenute ormai strategiche per la città, presenti quindi nella programmazione urbanistica, non potremmo che essere contenti come minoranza in consiglio comunale e come cittadini. Del resto da troppo tempo, ahimè, la nostra città sconta le non-scelte del passato che soprattutto sulle infrastrutture pesano molto sulla qualità della vita.

    Per questo leggere che l’amministrazione attuale, sulla scia di quella precedente, intende portare avanti opere fondamentali per il territorio Lucca-Piana, continuando a lavorare e investire sul tema mobilità, ci rincuora.

    Ma occorrerebbe andare oltre l’annuncio, oltre l’intenzione, e iniziare a concretizzare.
    Non dimentichiamo che l’aver ereditato casse comunali in discreta salute e alcuni progetti già avviati consente una possibilità di scelta e di movimento impensabili dieci anni fa. C’è anche da dire che in passato si è preferito consumare territorio, incassando oneri, per costruire tanto e per lo più male alla faccia di una programmazione sostenibile. Ci ritroviamo quindi una città difficile da “sistemare” senza creare disagi o scontentare qualcuno. E in una sempiterna campagna elettorale la politica, timorosa di scontentare questo o quello, preferisce guardinghi atteggiamenti ipocriti, che alla fine non fanno certo il bene della città.

    È probabile che lo scorso dicembre l’allora neo-amministrazione non fosse ancora entrata nei gangli della macchina comunale e, neofita ed entusiasta, si sia spinta con troppo ottimismo sui tempi. Infatti oggi anche sulla rotonda di via Salicchi, almeno che la Santa Croce non porti buone nuove, tutto tace.

    Quando invece leggiamo della nuova strada che l’amministrazione Pardini vorrebbe realizzare, che da via Savonarola a San Concordio dovrebbe arrivare in via Squaglia passando sotto l’Acquedotto del Nottolini, avvertiamo un certo senso di smarrimento e di sconforto. Ci chiediamo da quale cilindro sia stata tirata fuori, con quale priorità e soprattutto in quale strumento di programmazione urbanistica sia inserita.

    Ecco, in questo caso auspichiamo davvero che si rimanga al livello di annuncio. Mentre aspettiamo speranzosi di vedere il nuovo progetto per la rotonda di via Salicchi.

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